È stato il braccio destro di Steve Jobs. La mente che ha dato forma ai più grandi successi di Apple dal 1997 ad oggi. Con il primo iMac riportò la società in vetta tra i grandi player della tecnologia. E ora si appresta a rivoluzionare Apple per l’ennesima volta. Partendo dal software.
Creare qualcosa didifferente e nuovo è relativamente facile. Quello che è davvero difficile è creare qualcosa che sia migliore.
Jonathan Ive non ha bisogno di grandi presentazioni. Viene considerato da tutti come la persona che ha dato forma e vita alle intuizioni visionarie di Steve Jobs. Dal design del primo iMac del 1997, fino ai più recenti iPad e iPhone, Ive ha giocato un ruolo determinante per il successo dei prodotti Apple negli ultimi sedici anni. Steve Jobs lo aveva definito come suo partner spirituale aggiungendo che “Jony” fosse «la persona con più libertà di chiunque altro di fare qualunque cosa dentro Apple». Ive era entrato in Apple nel 1992 e ha ricoperto dal 1997 in poi il ruolo di Senior Vice President dell’Industrial Design. Ad agosto 2011, con l’aggravarsi delle condizioni di salute di Jobs, si erano rincorse voci su un suo possibile avvicendamento nel ruolo di CEO della società. Ruolo che invece alla fine è toccato a Tim Cook. Dopo l’addio di Scott Forstall, padre di iOS ed ex Vice Senior President della divisione Software di Apple, Ive è diventato da un anno a questa parte anche responsabile della divisione Human Interface. Il risultato di questo passaggio epocale comincerà ad essere evidente tra qualche mese, con l’introduzione della nuova release – la numero 7 – di iOS. Il prossimo sistema operativo per dispositivi mobili di Apple che sarà presentato durante la WWDC del 10-14 giugno 2013 avrà un look totalmente ridisegnato. L’approccio allo scheumorfismo, ovvero la rappresentazione digitale di determinati oggetti che ricordi le loro controparti reali, verrà abbandonato in favore di linee piatte e più minimaliste. Gli elementi inessenziali saranno eliminati nell’ottica di rendere l’user experience più semplice e focalizzata esclusivamente sulle funzionalità delle singole applicazioni. Secondo i rumors questo cambio di visione nell’aspetto del software dovrebbe contagiare anche la future versioni di OS X. Siamo solo all’inizio di una nuova rivoluzione in casa Apple che questa volta non sarà guidata da un gadget tecnologico di tendenza, ma da un completo ripensamento del software. E chissà come Ive saprà stupirci.
fonte: woorkup.com