Gli svizzeri controllano lo smartphone 88 volte al giorno e diventano così un cattivo modello per i figli, infastiditi da questa abitudine
Rispondete onestamente: conoscete davvero i media digitali?
Sapete cosa fanno i vostri figli con i loro smartphone? Vi proponiamo alcuni consigli concreti per utilizzare i media insieme a loro in modo responsabile. Redatto da Michael In Albon, esperto di Swisscom nell’interazione dei giovani con i media:
- Parlate di Internet con i vostri figli. Ecco qualche indicazione su contenuti adatti ai giovani: YouKid, echino.it, ilgiornaledeigiovanilettori, cosepercrescere.it, Focus Junior ,oppure sapere.it.
- Fate sì che il primo accesso ai nuovi media sia protetto, ad esempio con chat o album fotografici di famiglia. Qui potrete fare dei test senza divulgare dati sensibili.
- Stabilite regole chiare per i videogiochi e proponete delle alternative. Anche i più grandi partecipano volentieri ad un gioco da tavolo, ma spesso quello che manca è la voglia dei genitori.
- Distribuite ai vostri figli delle biglie, ognuna delle quali rappresenta 10 minuti di uso del tablet insieme ai genitori.
- Spegnete la TV. Ad esempio, rinunciate ai dispositivi elettronici durante i pasti.
- Sensibilizzate i vostri figli sull’importanza della privacy in Internet, scegliendo ad esempio uno pseudonimo divertente o creando insieme una foto di profilo che impedisca di riconoscerli chiaramente. Permettere l’accesso ai contatti è tabù. Controllate tutte le app utilizzate e attivate la modalità privata, selezionando ad esempio “I post sono privati” su Instagram.
- Fake News: quali notizie sulle star sono inventate? Fate una sessione fotografica nella quale i bambini sono raffigurati sia in buone che in cattive condizioni di illuminazione. Approfittatene per parlare con loro di rappresentazione distorta e falsificazione.
Modalità offline: stabilite degli orari senza dispositivi elettronici e ponetevi voi stessi come modello. Mettete da parte il vostro smartphone per qualche minuto di disintossicazione. E non dimenticate: la salute del mondo non dipende solo da noi, ma la nostra sì.
Fonte: tio